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lunedì 19 maggio 2008

SOLARE TERMICO: come scaladare d'inverno e raffrescare d'estate. Senza gas!

L'ing. Zuliani che è riuscito nell'intento di chiudere la caldaia a gas per affidarsi completamente al sole, d'estate e anche d'inverno.

Per come l’ho capito io l’idea (e la realizzazione) è di una semplicità estrema: basta ricoprire il tetto di un condominio, per esempio, di uno speciale rivestimento in tutto simile (ma a costi assai più contenuti) a quello dei pannelli solari termici, dotarsi di una pompa di calore, ricavare un foro nel terreno della profondità di due metri (microgeotermia) largo 40 cm di lato, una sorta di pozzo, pieno di una speciale ghiaia dove stoccare l’acqua calda in eccesso.

Costo 7/8.000 euro, ingombro minimo (un armadio da mettere al posto dell’attuale caldaia a gas), manutenzione ordinaria, durata oltre vent’anni.

E il bello è che si può intervenire su un edificio già esistente senza grandi opere murarie e quindi senza neppure bisogno di una DIA (dichiarazione inizio attività, indispensabile quando si eseguono lavori in casa di una certa rilevanza) o di autorizzazioni da parte del Comune.

Il tutto per ottenere cosa? Semplice: la chiusura definitiva del rubinetto del gas (che servirà al massimo per farsi un caffè o cucinare le pietanze).

Naturalmente sia d’estate che d’inverno. Perché il sistema funziona a ciclo continuo: d’inverno riscalda la casa; d’estate, invertendo il funzionamento della pompa di calore, la raffresca.

come? «Ha presente il frigorifero? - mi chiede l’ingegner Angelo Zuliani. – Bene, la serpentina che c’è dietro è sempre caldissima. Se noi vi facessimo passare vicino dell’acqua, questa ne verrebbe riscaldata. E’ esattamente quello che fa la pompa di calore d’inverno, attingendo calore dal sole e dal pozzetto di stoccaggio dell’acqua mantenuta a una certa temperatura in modo del tutto naturale.»

E d’estate? «Invertiamo il funzionamento della pompa ed è come se facessimo passare l’acqua questa volta all’interno del frigorifero, raffrescando tutto l’ambiente. E utilizzando unicamente i termosifoni già esistenti, in cui verrà immessa acqua calda d’inverno e acqua fresca d’estate.»

Ora, bisogna sapere che l’ingegner Zuliani è un uomo di una certa età ma parla della “sua creatura” con l’entusiasmo di un bambino, felice di aver scoperto appunto l’acqua calda”.

Si aggiunga che l’impianto, da ex artigiano, bi-laureato (come dice lui), ex dipendente Zanussi, l’impianto se l’è costruito da solo, anche se si è appoggiato all’ing. Lavanga, di Milano, altro personaggio che lui definisce “un genio”, che ha perfezionato l’impianto, e da buon milanese ha anche provveduto a brevettarne il sistema.

Nella videointervista che proponiamo qui l’ingegner Zuliani spiega per filo e per segno come va realizzato l’impianto che presto sarà adottato da alcuni condomini della zona (Fontanafredda, in provincia di Pordenone) ma anche in altri, nel milanese e altrove in Italia.

Lui assicura che senza gas si può, e senza rinunciare a nessuno dei comfort che ci siamo inventati nel tempo.

E se avesse scoperto davvero l’acqua calda, a costi infinitesimali rispetto a quelli che paghiamo oggi?

Per saperne di più puoi consultare il sito: www.mosaicoxp.it/energy

Fonte Peppino Zappulla

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