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domenica 25 maggio 2008

Oro verde, biocarburanti da piante non commestibili

Il genoma di un fungo apre la strada a nuove produzioni.

Completato il sequenziamento dell’intero genoma del Trichoderma reesei, un fungo conosciuto per la sua capacità di scomporre e convertire biomassa vegetale in zuccheri semplici. Si prevede che il lavoro sviluppato da una squadra di ricercatori provenienti da Francia e Stati Uniti, in parte finanziato dall’UE, possa aprire nuove e più efficaci strade per la produzione di biocarburanti attraverso l’uso di piante non commestibili. Il Trichoderma reesei contiene molti enzimi cellulase che possiedono potenti capacità catalitiche per scomporre le piante. Il fungo fu scoperto per la prima volta nel sud del Pacifico durante la Seconda guerra mondiale, dove provocò il caos tra i marines che combattevano nella jungla consumando le loro uniformi e le tende. Per saperne di più su questi incredibili enzimi, i ricercatori hanno confrontato il genoma del fungo con altri tredici genomi fungini.

Con loro grande sorpresa hanno scoperto che il T. reesei possiede un numero notevolmente inferiore di geni che codificano le sue cellulase, molto meno degli altri funghi capaci di scomporre la parete cellulare delle piante. «Conosciamo la reputazione del T. reesei di essere un produttore di grandi quantità di enzimi degradanti, tuttavia siamo rimasti sorpresi dal ridotto numero ...

Fonte heos.it

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