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mercoledì 21 maggio 2008

ELETTRICO, SOLARE E TERMICO IN UNO

Il 23 maggio sarà presentato a Roma l'originale quadriciclo ibrido (nelle foto) basato sul sistema Est (elettrico, solare, termico) che, con un approccio tipicamente artigianale e in piccola scala, anticipa quella che sarà una nuova famiglia di auto ibride che vedrà la luce tra un anno o due.
Il progetto parte dalla considerazione che il problema che limita la diffusione dei quadricicli a motore elettrico è la limitata autonomia. Lo scopo del sistema è di fornire al veicolo la possibilità di ricaricare le batterie sia da fermo che durante la marcia aumentando così la sua autonomia anche in assenza di fonti di energia esterne.
Il motore termico da 4 kW muove un generatore che eroga energia elettrica a 220 Volt e ricarica le batterie: il sistema ha un peso contenuto (inferiore a 30 kg) ed un volume di ingombro modesto (600x400x300 mm) in modo da poter trovar posto accanto al motore elettrico di trazione; può essere installato su qualsiasi quadriciclo elettrico esistente, utilizzando il vano anteriore che già ospita il motore elettrico.
Il sistema di ibridazione Est comprende anche un modulo fotovoltaico che ha lo scopo di tenere costantemente carica la piccola batteria dei servizi, utilizzata anche per l'avviamento del motogeneratore. Una marmitta catalitica riduce al minimo le emissioni del motore termico che comunque, a regime, si mantiene a basso numero di giri, costante ed ottimizzato, essendo finalizzato solo a muovere il generatore. Il motore termico permette anche il riscaldamento e la climatizzazione della vettura.
La possibilità di ricaricare le batterie durante la marcia, con aumento dell'autonomia anche in assenza di colonnine per la ricarica elettrica delle batterie esterne, ha costi contenuti: infatti con un litro di benzina il sistema genera energia sufficiente per percorrere più di 30 km. Est ha allo studio la possibilità di modificare l'alimentazione del motore da benzina a Gpl.


Fonte Quattroruote



























martedì 20 maggio 2008

USA: l’eolico potrebbe fornire il 20% della domanda nazionale

Il Dipartimento dell’Energia americano afferma che nel 2030 il contributo energetico del vento potrebbe salire al 20%.


Secondo quanto riportato nel nuovo rapporto del DOE, il Dipartimento dell’Energia Americano, negli Stati Uniti, nel 2030, il 20% dell’energia potrebbe essere ricavata dal vento, grazie alle tecnologie già in commercio e con un incremento in bolletta di soli 50 centesimi al mese. In termini elettrici questo significherebbe per gli USA passare dagli attuali 17 GW ad un traguardo di 304 GW.

I costi complessivi dell’operazione (comprendenti l’installazione di nuove turbine, l’ammodernamento della rete di distribuzione, ecc.) sarebbero di circa 200 miliardi di dollari, da cui, però andrebbero sottratti 155 miliardi di risparmi sul petrolio, portando il costo netto a 43 miliardi. “Il rapporto conferma che l’energia eolica è utilizzabile e matura per contribuire ai bisogni americani – ha spiegato Andy Karsner, vicesegretario del dipartimento – permettendo sia di ridurre le emissioni di gas serra che di aumentare la sicurezza energetica”.

La relazione individua i requisiti per raggiungere questo obiettivo tra cui la riduzione dei costi della tecnologia eolica e la triplicazione delle turbine installate, e secondo i dati riportati l’attuazione di un piano per raggiungere tale obiettivo farebbe risparmiare da qui al 2030, 7,6 miliardi di tonnellate di CO2, che a regime diventerebbero 825 milioni l’anno. I calcoli, effettuati dal DOE insieme a diversi laboratori universitari, riportano anche un risparmio di 16 mila miliardi di litri d’acqua.

Fonte Rinnovabili.it

I GIORNI DEL SOLE PARTONO DA BRUXELLES

Lanciare una campagna dal basso per promuovere l’energia solare, termica e fotovoltaica: ecco l’obiettivo dell’iniziativa.

Promuovere l’energia solare, quella termica e quella fotovoltaica, con una campagna dal basso. In questo consistono ‘‘I giorni solari’‘, che ora coinvolgono tredici paesi, e che la Commissione Europea ritiene il miglior metodo per portare tra la gente le politiche delle istituzioni comunitarie sulle fonti rinnovabili. In questo momento così decisivo per il cambiamento climatico gli sforzi sono concentrati sulle rinnovabili, ma va compreso che non si può investire solo su fonti tecnologicamente ed economicamente sperimentate.

Occorre intervenire sull’intera gamma di strumenti. Ad esempio oggi il fotovoltaico (ancora costoso in relazione alle energie da carburanti fossili) va incentivato affinchè la produzione aumenti e possa godere di una sensibile diminuzione dei costi. Sul fronte incentivi per le Res la Commissione Europea traccerà un quadro unico europeo, vincolante per i 27 membri, ognuno dei quali dovrà valutare, studiare, applicare il proprio regime.

‘‘I giorni solari ‘’, organizzati in partnership con l’ESTIF, industria del solare termico e l’EPIA, industria del fotovoltaico, ha riscosso grandi adesioni nei paesi europei, tra cui l’Italia, con 4.000 eventi e 250.000 partecipanti, ma anche la Francia, nonostante la vocazione nulceare, con 800 eventi.

Fonte Fontirinnovabili.it

Lista rossa dell’Iucn: per gli uccelli i cambiamenti climatici sono la nuova deriva dei continenti

Il cambiamento climatico si sta rivelando un potente acceleratore del rischio di estinzione per numerose specie di uccelli, a confermarlo è l’edizione della Lista rossa dell’Iucn per il 2008 presentata oggi a Bonn.

A lungo temine, la siccità e l’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi minaccerà gli habitat da cui dipendono molte specie di uccelli, ma la distruzione degli habitat è già in corso ed ha portato l’estinzione anche lontano dalle isole (fino ad oggi le più colpite dall’impatto antropico), fino alle coste continentali.


Secondo la Lista Rossa sono 1226 le specie di uccelli minacciate di estinzione, mentre otto nuove specie sono entrate nella lista degli animali “Critically Endangered”, la categoria di maggiore rischio. Delle 26 specie che hanno visto aumentare il loro livello di pericolo di estinzione, 24 sono al livello di rischio maggiore. Tra queste si trova il Chiurlo euroasiatico (Numenius arquata), e la magnanina (Sylvia undata, nella foto), presente anche in Italia, specie che destavano finora poca preoccupazione e che sembrano essere precipitate nello sconvolgimento climatico del pianeta.


«Questo aggiornamento della Lista Rossa dell’Iucn – spiega Jane Smart, a capo dello Species Programme dell’Iucn – dimostra come gli uccelli siano sotto pressione a causa degli enormi cambiamenti climatici. La Red List è lo standard globale per misurare la perdita di specie nel mondo e incitiamo i governi a prendere sul serio le informazioni in essa contenute ed a fare il loro meglio per proteggere il mondo dell’avifauna».


In Australia lo Scricciolo emù del Mallee (Stipiturus mallee) è in rapido declino ed il suo habitat è così frammentato che un solo incendio della boscaglia potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la sopravvivenza dell’intera specie che ormai si limiterebbe a 100 esemplari che vivono in 100 chilometri quadrati del South Australia, ultimi reduci sconfitti da una siccità senza fine.


Nelle Galapagos la popolazione di Floreana Mockingbird (Nesomimus trifasciatus) è ormai confinata a due isolotti al largo di Floreana, ormai sono rimasti meno di 60 esemplari dei 150 censiti nel 1966.


Anche nella lontana e lussureggiante Papua Nuova Guinea la deforestazione causata dalle piantagioni di palma da olio ha portato vicinissimo all’estinzione un rapace, il New Britain Goshawk (Accipiter princes). Per due specie la situazione è invece migliorata: il piccione imperiale delle Marchesi (Ducula galeata) e il Kiwi minore o maculato (Apteryx owenii), che hanno tratto beneficio dai progetti di conservazione, uscendo dalla lista delle specie a maggior rischio.


Secondo Stuart Butchart, Global Research and Indicators Coordinator di BirdLife «Questo dimostra non solo che l’azione di conservazione serve, ma è fondamentale se vogliamo evitare l’estinzione di altre specie. Le sono colpite sia dalla perdiuta di habitat che dal cambiamento climatico. In alcune popolazioni molto frammentate gli effetti del cambiamento climatico hanno un grande impatto, aumentando il rischio di estinzioni locali».


Il Gambecchio dal becco a spatola (Eurynorhynchus pygmeus) potrebbe essere una delle prossime vittime del global warming, così come altre specie che nidificano nella tundra euroasiatica che si scioglie e allaga le aree riproduttive, il 575 del suo habitat potrebbe andare perso entro il 2070.


Per lottare contro la crescente estinzione dell’avifauna selvatica, BirdLife ha lanciato il Preventing Extinctions Programme, il più grande e più ampio programma di conservazione mai visto al mondo. Un’iniziativa che riguarda tutte le 190 Critically Endangered specie di uccelli della Lista Rossa 2008 dell’Iucn, travando “Species Guardians” per ogni specie di uccelli in pericolo, scegliendo tra le organizzazioni e le persone quelle più idonee a compiere questo lavoro di conservazione necessario ad impedire la perdita irreparabile di biodiversità e bellezza.

Fonte Greenreport.it

lunedì 19 maggio 2008

SOLARE TERMICO: come scaladare d'inverno e raffrescare d'estate. Senza gas!

L'ing. Zuliani che è riuscito nell'intento di chiudere la caldaia a gas per affidarsi completamente al sole, d'estate e anche d'inverno.

Per come l’ho capito io l’idea (e la realizzazione) è di una semplicità estrema: basta ricoprire il tetto di un condominio, per esempio, di uno speciale rivestimento in tutto simile (ma a costi assai più contenuti) a quello dei pannelli solari termici, dotarsi di una pompa di calore, ricavare un foro nel terreno della profondità di due metri (microgeotermia) largo 40 cm di lato, una sorta di pozzo, pieno di una speciale ghiaia dove stoccare l’acqua calda in eccesso.

Costo 7/8.000 euro, ingombro minimo (un armadio da mettere al posto dell’attuale caldaia a gas), manutenzione ordinaria, durata oltre vent’anni.

E il bello è che si può intervenire su un edificio già esistente senza grandi opere murarie e quindi senza neppure bisogno di una DIA (dichiarazione inizio attività, indispensabile quando si eseguono lavori in casa di una certa rilevanza) o di autorizzazioni da parte del Comune.

Il tutto per ottenere cosa? Semplice: la chiusura definitiva del rubinetto del gas (che servirà al massimo per farsi un caffè o cucinare le pietanze).

Naturalmente sia d’estate che d’inverno. Perché il sistema funziona a ciclo continuo: d’inverno riscalda la casa; d’estate, invertendo il funzionamento della pompa di calore, la raffresca.

come? «Ha presente il frigorifero? - mi chiede l’ingegner Angelo Zuliani. – Bene, la serpentina che c’è dietro è sempre caldissima. Se noi vi facessimo passare vicino dell’acqua, questa ne verrebbe riscaldata. E’ esattamente quello che fa la pompa di calore d’inverno, attingendo calore dal sole e dal pozzetto di stoccaggio dell’acqua mantenuta a una certa temperatura in modo del tutto naturale.»

E d’estate? «Invertiamo il funzionamento della pompa ed è come se facessimo passare l’acqua questa volta all’interno del frigorifero, raffrescando tutto l’ambiente. E utilizzando unicamente i termosifoni già esistenti, in cui verrà immessa acqua calda d’inverno e acqua fresca d’estate.»

Ora, bisogna sapere che l’ingegner Zuliani è un uomo di una certa età ma parla della “sua creatura” con l’entusiasmo di un bambino, felice di aver scoperto appunto l’acqua calda”.

Si aggiunga che l’impianto, da ex artigiano, bi-laureato (come dice lui), ex dipendente Zanussi, l’impianto se l’è costruito da solo, anche se si è appoggiato all’ing. Lavanga, di Milano, altro personaggio che lui definisce “un genio”, che ha perfezionato l’impianto, e da buon milanese ha anche provveduto a brevettarne il sistema.

Nella videointervista che proponiamo qui l’ingegner Zuliani spiega per filo e per segno come va realizzato l’impianto che presto sarà adottato da alcuni condomini della zona (Fontanafredda, in provincia di Pordenone) ma anche in altri, nel milanese e altrove in Italia.

Lui assicura che senza gas si può, e senza rinunciare a nessuno dei comfort che ci siamo inventati nel tempo.

E se avesse scoperto davvero l’acqua calda, a costi infinitesimali rispetto a quelli che paghiamo oggi?

Per saperne di più puoi consultare il sito: www.mosaicoxp.it/energy

Fonte Peppino Zappulla

SOLARE TERMICO: CRESCE LA DIFFUSIONE E SI EVOLVONO LE NORME

Cresce la diffusione del solare termico in Italia, parallelamente alla rivoluzione che si sta avendo nel settore normativo. E' quanto emerge dall'incontro sul solare termico organizzato nell'ambito della Fiera Solarexpo di Verona nella mattinata di venerdì 16 maggio 2008.
Valeria Verga (Assolterm), nella sessione relativa a politiche e noermative, ha evidenziato come la recente evoluzione del solare termico abbia portato l'Italia a coprire l'11% circa del mercato europeo, quando, solo fino a un paio di anni fa, questa percentuale si attestava attorno al 5%.Marco Calderoni (Ambiente Italia) ha poi approfondito il tema dell'obbligo solare nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni.

Estremamente interessante anche il punto di vista dell'azienda edile INGESCO (E. Agostini), che ha espresso le motivazioni che spingono il settore e le difficoltà che incontra una impresa che intraprenda la strada della costruzione di edifici sostenibili, illustrando anche un progetto in via di realizzazione.

La sessione riguardante l'aspetto normatico si è chiusa con uno sguardo verso il futuro: Chiara Wolter di Ambiente Italia, sulla base di impianti realmente funzionanti in Germania e nella penisola scandinava, ha sottolineato come il solare termico potrebbe produrre il 10% di tutto il calore necessario all'alimentazione dei sistemi di ìdistrict heating', il riscaldamento di quartiere.


Successivamente vi è stata una sessione tecnica in cui si è discusso delle principali criticità nella progettazione e installazione degli impianti solari termici; sucessivamente si approfondito l'argomento tecnico con dettagliati rapporti su 3 impianti speciali: uno di raffrescamento solare (W. Sparber, EURAC), un impianto di circa 500 m2 per le Terme di Santa Cesarea in Puglia (G. Martella) e un sistema solare termico per la produzione di calore, destinato alla lievitazione dei dolci in una industria (M. Caffi, Intertecnica), capace di coprire quasi il 40% dei consumi richiesti per il processo.Tre impianti che dimostrano come la rivoluzione attualmente in corso nel settore del solare termico non abbia luogo solo sul versante normativo, ma anche in quello delle applicazioni pratiche di questa tecnologia, che ormai è impiegata non solo per produrre acqua calda

Fonte F. Baglivi

Ancora aumenti per le bollette di luce e gas

Lo hanno fatto sapere dal Rie (Ricerche industriali ed energetiche): "Sono stime che si basano sull'attuale prezzo del petrolio".

Non potevano mancare ulteriori rincari sulle bollette che gli italiani dovranno pagare i prossimi mesi, A partire da luglio, infatti, il Rie ha già fatto sapere che ci saranno degli aumenti non indifferenti per quello riguarda le bollette di luce e gas.

Quest'ultimo subirà un rincaro pari al 3,9 per cento, che corrisponderà a un aggravio di 40 euro all'anno, mentre per quello che riguarda l'energia elettrica l'aumento si attesterà intorno al 2,5% (+11 euro): si spenderanno, insomma, circa 51 euro in più l'anno. "Si tratta delle prime stime - spiega Daniela Vazio, dell'istituto di Ricerche industriali ed energetiche - che vengono effettuate in base a uno scenario con il petrolio che si mantiene intorno a 110-115 dollari al barile".


Fonte L'unione Sarda.it