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domenica 1 giugno 2008

Petrolio: Usa; al lavoro solo 4 giorni contro caro-benzina

NEW YORK, 30 mag (AWP/ats/ansa) Una settimana lavorativa di 4 giorni per non far gravare troppo il caro-benizna sulle tasche dei cittadini. E' quanto stanno valutando alcuni Stati americani per cercare di andare incontro alle esigenze dei consumatori, stretti nella morsa dei carburanti, che hanno ormai quasi raggiunto il record storico di 4 dollari al gallone (circa 3,8 litri).

Mentre si cercano alternative per mettere al riparo i portafogli dei consumatori, l'agenzia americana per la regolamentazione delle materie prime (Cftc) rende pubblica un'indagine avviata lo scorso dicembre su un'eventuale manipolazione dei prezzi del petrolio sui mercati americani. La decisione di uscire allo scoperto solo ora, spiega la Cftc, è legata al fatto che "le condizioni sui mercati sono ora senza precedenti".

In Ohio, la Kent State University ha già proposto con successo la settimana lavorativa di quattro giorni: "Ci sono persone che per raggiungere l'ufficio percorrono cinque o sei miglia, altre che trascorrono in auto anche 45 minuti", ha detto Scott Rainone, portavoce dell'università, nell'illustrare la decisione di allungare l'orario giornaliero di lavoro a 10 ore, riducendo però la settimana a quattro giorni.

A Long Island è stato avviato un esperimento analogo che, si prevede, nei suoi 120 giorni di applicazione dovrebbe consentire di risparmiare 461 barili di petrolio. In Oklahoma è stata di recente approvata una risoluzione che spinge le agenzie statali ad aumentare la flessibilità e prevedere una settimana di 4 giorni.

In Georgia, molte scuole durante le vacanze estive già hanno provveduto a ridurre a quattro giorni la settimana dello staff amministrativo, l'unico a lavorare in quel periodo. Intanto la Cftc ha avviato "una vasta indagine a livello nazionale sulla pratiche riguardanti l'acquisizione, l'approvvigionamento e la vendita di petrolio" sui mercati americani, e ha annunciato nuove misure per "aumentare la trasparenza sui mercati petroliferi,affinché questi riflettano il rapporto fra domanda e offerta".

Il Nymex, la prima borsa statunitense dell'energia, si è dichiarata pronta ad aiutare la Cftc, pur ribadendo il proprio impegno di lunga data ad "assicurare l'integrità dei mercati".

Fonte AWP

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